“Si tratta del tentativo di cogliere la struttura archetipica (…) la cui struttura è rintracciabile, attraverso una serie di mediazioni [tempo e latitudine] nei riti iniziatici”: è quanto scrive Attilio Brilli nell’introduzione alla versione italiana dell’opera di Jessie L. Weston, “Indagine sul Santo Graal”, e si presta benissimo a descrivere anche l’attuale scopo di EUROPA MAGICA, che è quello di (no, non è necessario “indagare”: internet mette tutto a disposizione di tutti) leggere le radici di queste fonti comuni.

Fonti comuni che, invariabilmente dopo il Medioevo, per l’Occidente vanno ritrovate nel fondamento condiviso che ogni società iniziatica (dalla Massoneria all’Opus Dei, dagli Ordini Templari ai Cavalieri di Malta, passando per i Riti Filosofici e di Perfezione) trova fondamento in quel complesso ricettacolo di fonti (e cioè l’intersezione tra gnosticismo, cabala e sufismo e cioè magia cristiana, ebraica e islamica) che è il sistema della Rosa+Croce.

Molto semplice, infine. Ma tutto ciò non sarebbe visibile se: a) non esistesse la globalizzazione internet; b) non si fosse determinata una grande ed incredibile opera di disvelamento, soprattutto per via di un particolare ordine di derivazione Rosa+Croce, e cioè la Golden Dawn, che è la breccia dalla quale scaturisce il principale flusso di conoscenza di queste dottrine misteriche.

Un particolare aspetto da approfondire è il significato da attribuire alla frase: “L’ordine del Priorato di Sion è più noto in Veneto come Rosacroce (Rose-croix Veritas), sottotitolo che il Priorato di Sion si era dato a partire dal 1188. Gli appartenenti veneti a Rosacroce (cui avrebbe aderito anche Papa Giovanni XIII, non a caso patriarca di Venezia) erano dediti a pratiche alchemiche e profetiche, in stretto collegamento con i testi del profeta Malachia, di Nostradamus e del monaco di Padova autore del De Magnis tribolationibus et Statu Ecclesiae.” (fonte: Giulia Grassi e Roberto Tartaglione)

L’Ordine del Priorato di Sion, la cui struttura è composta secondo lo schema riprodotto alla fine del testo (e che appare molto interessante ricomprendendo la Rosa+Croce come oraganizzazione intermedia) sarebbe stato fondato nel 1099, da Goffredo di Buglione, discendente della linea merovingia tramite i bisnonni Hugues di Long Nez e Agnès la Bella (Hugues di Long Nez era pronipote di Sigebert VI duca del Razès). Il nome derivava dall’abbazia decrepita, in seguito fortificata, trovata in Terrasanta e dedicata a Nostra Signora di Sion.

L’ordine dei cavalieri fondeva tre società cosiddette segrete : Esseni (continuatori del cristianesimo delle origini secondo gli insegnamenti della Comunità di Damasco), i Saggi della Luce (discepoli di Ahura Mazda e cioè gnostici) ed i monaci dell’abbazia di Sion (tra cui molti italiani, francesi e inglesi). Da questo crogiolo derivò successivamente l’istituzione dell’ordine dei Templari, dei cavalieri Teutonici, degli Ospitalieri di San Giovanni (più noti come Cavalieri di Malta). Nel 1188 a Gisors, fu creato questo secondo livello, che prese il nome di Priorato di Sion.

Occorre notare che, se si accoglie questa linea di derivazione, i cosiddetti “Protocolli dei Savi Anziani di Sion” andrebbero ricondotti non (o almeno non esclusivamente) a fonti ebraiche, ma ad un più ampio contesto che rappresenta la sintesi ideale degli ordini esoterici d’occidente.

Come dicono una fonte e un’altra ben documentata fonte, “The Protocols of the Elders of Sion, signed by the Representatives of Sion of the 33rd Degree” are not the work of the sons of Abraham, the Jewish people, but the work of the 33rd degree quasi-Masonic and Rosicrucian “Sion” conspirators and their Masters – the 33 Royal Houses of Europe who claim to have Holy Blood, or Holy Graal”

In LVX,

Vostro affezionatissimo

Altotas.